Asta 15 - II / LIBRI, MANOSCRITTI, STAMPE E DISEGNI

sab 17 MAGGIO 2014
Lotto 737

Martini Alberto

[ Victor Hugo (1802 - 1885) ]

Victor Hugo. Les Orientales [...].

Paris: Hetzel, 1917-1918.

In 8° con 13 disegni-miniature di Alberto Martini intercalati nel testo eseguiti a penna e colorati a acquarello. Frontespizio firmato e datato: “Alberto Martini – Bologna, dicembre 1917. L’attitudine di Martini a “miniare” direttamente i testi a stampa la si ritrova anche in altri lavori di pochi anni precedenti come quelli, “richiamanti l’alluminazione dei vecchi codici medievali”, per Fêtes galantes e Parallèlement di Paul Verlaine e Reliquaire di Arthur Rimbaud di cui fa menzione Vittorio Pica (in Alberto Martini pastellista e litografo, “Emporium”, n. 244, 1915), oggi tutti di ubicazione ignota, forse definitivamente perduti e conosciuti solo attraverso vecchie foto. In questa straordinaria sequenza di illustrazioni che iniziò a disegnare nel dicembre 1917 a Bologna – dove acquistò il libro a stampa – sulle poesie che più lo attraevano in attesa di partire per il fronte, e lasciò interrotta nel gennaio 1918, Martini dispiega le corde migliori del suo stile prezioso che oscilla tra il sensuale e il macabro, passando per l’esotico e il fantastico. “Alberto Martini eseguì le illustrazioni per le poesie di Victor Hugo Les Orientales, tra il 1917 e il 1918, direttamente sulle pagine del volume in suo possesso. La scelta delle Orientali significava la ripresa tecnico-manuale della miniatura quale esemplificazione di un’arte estremamente raffinata e ricercata, elitaria ed iniziatica; inoltre, l’uso del colore, in qualche pagina solo come traccia lievissima, in altre invece più marcato (dai rosati cilestrini ai gialli pulviscolari) impreziosisce il libro; e soprattutto la pagina connotata da Martini, con un arricchimento visivo, vera «enluminure», degna della grande tradizione del gotico internazionale, risponde anche allo sfavillio legato al tòpos dell’oriente islamico quale ‘Bisanzio’: sfolgorio ideale dell’oro e delle gemme, scrigno di preziosità nascoste. Martini, trascegliendo Hugo, risaliva alle origini del movimento romantico e della stessa riscoperta dell’oriente; egli dimostrava di apprezzare un pittoresco per certi aspetti più genuino e non inficiato da tare e tabe di perversità come tanta letteratura decadentista indicò più tardi: un esotismo islamico, misterioso e pieno di avventure, di piraterie e di turcherie”(Lorandi). Si veda: M. Lorandi, Alberto Martini e le «miniature moresche», in V. Hugo, Le orientali illustrate da Alberto Martini, prefazione di Gesualdo Bufalino, note e schede di Marco Lorandi, Palermo 1985. Alberto Martini. Mostra antologica, a cura di M. Lorandi, Milano 1985, p. 199, n. 219 (con bibliografia precedente).



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