Acquaforte. mm 180/184x141.Foglio: mm 230x160. Bartsch, XX,11-23. TIB,44, pp. 351-363. Dodici tavole dall'opera riccamente illustrata sulla storia degli Este, signori di Ferrara. Dedicata al duca di Modena, è corredata nella sua veste completa da frontespizio e 13 incisioni ciascuna raffigurante due principi di Ferrara, accompagnate da sezioni biografiche scritte dallo storico Antonio Cariola. Nella prefazione, l'incisore ed editore Caterino Doino spiega che questo lavoro celebrativo fu intrapreso in età avanzata. L'autore trasse ispirazione dall'opera di Francesco Berni, Degli eroi della serenissima casa d'Este, ch'ebbero il dominio in Ferrara : memorie di Francesco Berni, In Ferrara: Per Francesco Suzzi stampator camerale,1640, illustrata con cinque ritratti (Almerico, Tedaldo I, Bonifacio III, Matilde e Azzo VIII). A questi Doino aggiunse, nei suoi Ritratti, Guglielmo Adelardi, Marchesella Adelardi, Aldovrandino II, Azzo IX, Obizzo IV, Azzo X, Francesco I, Azzo XI, Rinaldo III, Obizzo VII, Aldovrandino IV, Niccolò Zoppo II, Alberto V, Niccolò III, Lionello I, Borso I, Ercole I, Alfonso I, Ercole II, Alfonso II e Cesare I. Le tavole sono considerate una seconda edizione delle illustrazioni de' prencipi d'Este (1640) dello stesso Doino, una serie di stampe, che differiscono solo per la numerazione rivista, e prive del testo storico. Una proposta attributiva per la realizzazione delle acqueforti a Giuseppe Caletti sembra non essere più accolta ad oggi. Tutti i ritratti sono vagamente basati sugli affreschi di Faccini nel Castello di Ferrara.
Tutte le tavole si presentano con grandi margini, con lieve ingiallimento localizzato all'angolo sinistro in alto o alle estremità.