Penna e inchiostro bruno, acquerello a colori, carta vergellata pesante. mm 473x733. Cabreo delle pertinenze della Villa di Parugiano di proprietà della famiglia Pazzi fino al 1935, anno in cui fu acquistata da Adolfo Coppedè (1871-1951), famoso architetto dell’epoca che apportò alla Villa trasformazioni sia strutturali che decorative. Nella parte sinistra della tavola il rilievo dei due poderi con indicazione dei proprietari confinanti, Pazzi, Antinori, Strozzi, Opera di Montemurlo, e segnalate la Via Maestra che va a Prato e le viottole che vengono alla Villa. In basso "Scala proporzionale di Canne 100: di passi sei l'una Comuni". Nella parte destra due vedute delle case del podere di Palugiano di sopra e del podere di Palugiano rinominato I Bossoli. All'angolo in basso a destra "G.V.F" a penna e inchiostro bruno in antica grafia.
Piega verticale al centro aperta, mancante la parte bassa del margine sinistro. Traccia di pieghe rinforzate al verso e strappo a metà del margine sinistro.