Asta 46 - I / Autografi e manoscritti, Futurismo, libri del Novecento e libri d'artista [Parte I]

mar 3 OTTOBRE 2023
Lotto 270

«in questo verso fuggitivo / in queste parole perdute / in questa frase infinita»

Pignotti Lamberto

La stoffa del poeta. (Libro stoffa)

2007.

In-4° piccolo oblungo (mm 210x300). Carte 3 in tela di cotone bianca, cucite e ricamate con poesie visive di Lamberto Pignotti. Legatura in tela di cotone ecrù, con titolo ricamato in tre colori entro cornice argentata al piatto anteriore; firma autografa manoscritta dell'Artista e datazione a quello posteriore. Provenienza: importante collezione romana.



Dai primi anni Sessanta la poesia iniziò a dare segni di inquietudine per il suo essere da secoli racchiusa e confinata nelle pagine del libro, cercando, pertanto, la possibilità di sconfinare e raggiungere altri sensi e supporti. Ricorre all'immagine, facendosi poesia visiva, ma raggiunge anche il gusto, 
l'olfatto, il  tatto, e viene attratta dalla morbidezza dei tessuti. È così che, già dagli anni Settanta, grazie all'incontro con il produttore di tessuti Giovanni Orsini di Gallarate, alcuni artisti contemporanei del calibro di Lamberto Pignotti, Mirella Bentivoglio, Eugenio Carmi, Lucio Del Pezzo e Luigi Veronesi, realizzano una prima serie di piccoli arazzi a tiratura limitata, nati con la volontà di declinare, nella forma tessile, le loro ricerche multidisciplinari. Nel 2000 nascono, poi, le prime sciarpe d'autore ricamate, in 50 esemplari, dedicate a stilisti, clienti e amici. Ed è sempre con Giovanni Orsini, e con il lavoro artigianale delle sue ricamatrici, che dopo il 2007 si delineò l'idea di realizzare i libri di stoffa di Lamberto Pignotti, composti da una copertina e tre pagine con di versi e frasi sempre diverse, ricamate su un fondo monocromo di materiali quali feltro, seta, velo e molto altro, mescolando segno e parola in un sodalizio indissolubile. Tutto questo si inserisce magistralmente all'interno del variegato e sinestetico universo artistico di Pignotti, che ha fatto, e continua a fare, della sua opera un continuo rapporto tra segni e codici di diversa provenienza: da le Poesie e no, a le cine-poesie; dalle cassette logo-musicali, alle poesie da toccare, da bere, da mangiare; dai libri oggetto di plastica e stoffa, ai chewing poems, senza dimenticare, naturalmente, le poesie visive sotto forma di collage o intervento su foto di cronaca, moda, pubblicità, etc...

Base d'asta
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