Asta 22 / Libri, Manoscritti e Autografi

lun 30 GENNAIO -  mar 31 GENNAIO 2017
Lotto 13

La Congrega dei Rozzi di Siena

Siena

Farsa rusticale in terzine e quartine.

Inizi del XVI secolo.

Manoscritto cartaceo in-4° stretto (mm 295x110). Carte [18], vergate in inchiostri diversi da un'unica cinquecentesca mano, con correzioni e aggiunte. Alcuni forellini da ossidazione dell'inchiostro ma ottima conservazione. Cartonato alla rustica, con fitte annotazioni di mano antica alle sguardie. Custodia in pelle.



Manoscritto senese in cui si alternano un libro di conti con annotazioni di acquisti e pagamenti di tal Jo. Arrivabene alle terzine e quartine di una breve pièce teatrale, e in fine sono trascritti tre componimenti poetici intitolati Capitula ad Amasia. Il manoscritto, datato 10 luglio 1512 alla prima carta e 10 maggio 1519 a carta 7v, contiene una farsa rusticale in vernacolo senese-toscano priva di titolo incentrata su cinque personaggi: Ersilia, Aroldo, Drisero, Oreste e Sinile; ha al suo interno anche una Canzone a ballo in due quartine (carta 10v). Sebbene non se ne conosca l'Autore, si tratta con ogni probabilità di un componimento riconducibile alla famosa Congrega dei Rozzi, che nel 1531 si fece Accademia, che risulta ad oggi inedito. Uno dei primi autori del genere fu Mariano Trinci detto Maniscalco dalla sua professione, attivo nei primi decenni del secolo; di lui si conoscono varie opere (cfr. Melzi II, 162) di cui la maggior parte a carattere rusticale; in particolare nella commedia Il Bicchiere, pubblicata nel 1514, il tema e i personaggi si avvicinano molto a quelli della nostra farsa: la giovane Erifile è sposata al vecchio e avaro Senile ed è corteggita dal giovane e innamorato Pulidoro. Sull'importante produzione teatrale dei Rozzi hanno scritto D'Ancona, Croce e Alonge. «Il secolo XVI [...] dètte origine in Siena ad un teatro interamente popolare e borghese: quello della Congrega dei Rozzi» (Mazzi 3), che furono fra i primi a porre in scena i contadini. Cfr. Romei, Minima letteraria 134: «Siena viveva allora una stagione incantata di precario e come sospeso fervore [...]. Naturalmente quel moto centripeto di integrazione sociale ed intellettuale non poteva che metter capo a forme di aggregazione via via più complesse [...]; nasceva così, fra i ceti medio-bassi, la Congrega dei Rozzi, produttrice di un tipico manufatto artigiano (la farsa rusticale) assai fortunato sul mercato letterario».

Base d'asta
EUR 7.500,00
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