Auction 15 - I / BOOKS, MANUSCRIPTS, PRINTS AND DRAWINGS

fri 16 MAY 2014
Ambasceria inviata al 'Magnificus Dominus [...] Senensibus'. Medicea, Storia locale, Storia, Diritto e Politica, Storia, Diritto e Politica  Giovanni di Bicci (de) Medici  - Auction BOOKS, MANUSCRIPTS, PRINTS AND DRAWINGS - Libreria Antiquaria Gonnelli - Casa d'Aste - Gonnelli Casa d'Aste
Lot 2

I primi grandi banchieri fiorentini: Giovanni di Bicci de' Medici

[ Giovanni di Bicci (de) Medici ]
Siena
Medicea, Storia locale, Storia, Diritto e Politica, Storia, Diritto e Politica

Ambasceria inviata al 'Magnificus Dominus [...] Senensibus'.

Datata novembre 1426.

Paper manuscript (mm 200x285) in sepia ink with some tears and a reinforcement that does not affect the text. The recipient's name is found on the verso of the leaf.

Manoscritto cartaceo (mm 200x285) a inchiostro seppia con alcuni strappi e un rinforzo che non offendono il testo. Il nome del destinatario al verso della carta.



The document, signed «priores Artium et Vexilliferum justitiae [...] Florentie», indicates the appointment of Giovanni di Bicci de Medici as orator in Siena on behalf of Florentines. Giovanni de' Medici, a banker, was the first prominent member of the family. He founded the 'Banco de' Medici', with whom he was able to collect a large fortune, which he later passed on to his son, Cosimo il Vecchio. He also held some political roles (for example, he was a member of the Dieci of Balia and Gonfaloniere di Giustizia in Florence). Numerous were his embassies during his stays far from Florence. Nicolò Macchavelli, in the 'Istorie Fiorentine', remembers him thus: «Non domandò mai onori ed ebbegli tutti; morì ricchissimo di tesoro ma più di buona fama e di benevolenza».

Il documento, firmato «Priores Artium et Vexilliferum justitiae […] Florentie», informa della nomina di Giovanni di Bicci de Medici ad oratore in Siena per i fiorentini. Giovanni de’ Medici, banchiere, fu il primo esponente di spicco della famiglia. Fondò il Banco de’ Medici con il quale riuscì a raccogliere una grande fortuna che trasmise al figlio, Cosimo il Vecchio. Ricoprì anche alcuni ruoli politici (membro dei Dieci di Balìa e Gonfaloniere di Giustizia in Firenze). Numerose furono le sue ambasciate durante i suoi soggiorni lontano da Firenze. Nicolò Macchavelli, nelle Istorie Fiorentine, lo ricorda così: «Non domandò mai onori ed ebbegli tutti; morì ricchissimo di tesoro ma più di buona fama e di benevolenza».

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EUR 700,00
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