mm 308x450. Foglio: mm 342x480. Esemplare senza indicazione di tomo e pagina, dalla I edizione pubblicata nel 1715 di Jean-Frédéric Bernard, Recueil de voyages au nord: contenant divers mémoires très utiles au commerce & à la navigation... opera in 10 volumi che vide numerose edizioni successive. In precedenza la mappa di Reland era stata pubblicata in due versioni come mappa autonoma, dal suo stampatore di Utrecht, Wilhelm Broedelet e dall'editore specializzato in mappe Otten. Seguirono adattamenti e ristampe. La carta fu tradotta in francese con il titolo Le Japon divisé en soissante et six provinces e inserita come mappa aggiuntiva nel Recueil de voiages au Nord, venne poi inclusa anche nell'Atlas Historique in sette volumi di Henri Abraham Chatelain nel 1719. I legami di Hadrian Reland con la compagnia olandese delle Indie Orientali facilitarono la sua conoscenza delle mappe xilografiche giapponesi, in particolare dovette avere presenti quelle di Ishikawa Ry?sen, da cui attinse ampiamente per le sue numerose mappe del Giappone, di cui questo esemplare è probabilmente il primo. Vi figurano in basso gli stemmi della nobiltà giapponese, compreso quello dei Tokugawa. In basso al centro si trova un riquadro con la mappa dell'approdo marittimo a Nagasaki, l'unico porto in cui agli stranieri era consentito l'ingresso dal 1639 al 1859: sono riportati alcuni dati di scandaglio e la posizione delle isole all'interno del porto. La mappa di Reland influenzò la cartografia seguente in mappe simili di Chatelain e Seutter, sia in termini cartografici che nell’uso dei caratteri giapponesi per i nomi dei luoghi insieme alle loro allitterazioni occidentali. SI AGGIUNGONO: Raccolta completa delle sette tavole di corredo a Jean Crasset, La storia della chiesa del Giappone. Traduzione dal francese di Selvaggio Canturani. Venezia, nella Stamperia Baglioni, 1722. Acquaforte. mm 195/235x167/275. Sette tavole raffiguranti abiti e cerimonie dei giapponesi, il Palazzo dell'Imperatore e le torture inflitte agli evangelizzatori cristiani./ Pierre Jartoux (1668-1720) [da], Plante de Gin-seng, Incisione in controparte dalla tavola nel volume Lettres édifiantes et curieuses, 1713, redatte dal padre gesuita missionario botanico e matematico Pierre Jartoux.
OPERA 1: Esemplare integro con margini come in origine, irregolare l'estremità di quello inferiore resecata di pochi millimetri. Traccia di pieghe editoriali da inserimento in volume, breve brachetta al verso. Lieve ingiallimento del foglio. OPERA 2: Tavole con segni di piegatura da inserimento in volume. Tracce d'uso e minimi difetti. OPERA 3: Traccia di alcune pieghe e d'uso.