Olio su tela. cm 92/93x141/141,5. Coppia di dispense in pendant, verosimilmente eseguite per il committente nella cui collezione privata sono state fino a oggi conservate. Dovevano essere compositivamente complementari ciascuna con un "pranzo di magro" ovvero con un dipinto di pesci. Alcuni elementi tornano in altre nature morte del Boselli, come la testa di vitello, la lepre appesa, il gattone bianco e nero e il secchio di rame (si vedano i dipinti di Fontanellato, Arisi (1973), nn. 183-185). Assolutamente innovativa la presenza del cesto di porcini e del cespo di lattuga, così come il gallo appeso, il tacchino nel recipiente di rame, l'anitra al centro con le piume gonfie rese a pennellate corpose. Elemento che ricorre nella produzione più tipica del Boselli anche la testa scuoiata del piccolo montone, qui accostata alla corata e all'insalata riccia. Dalla vasta produzione di Felice Boselli, presente in particolare nelle case nobiliari del Piacentino e del Parmense, si deduce che fosse un pittore di fama, doveva quasi essere di rigore appendere alle pareti delle sale da pranzo quei suoi soggetti appetitosi e a un tempo truculenti, adatti a immense cucine nere di fumo e odorose di intingoli. Il suo linguaggio paesano fatto di carni macellate, pesci sventrati, uccelli morti, polli spennati, rami da cucina, sporte per la spesa, mastelli di legno, cavoli, verze, e rape, gettati su mense di pietra consunte o su tavolacci rustici, sta alla base del suo successo. Frequente nelle sue composizioni la presenza di animali domestici, gattoni, cani arruffati e randagi, volatili da cortile vivi accostati ad altri spennati e pronti per lo spiedo. A questo clima di semplicità verace si accompagna l'intonazione dei dipinti per lo più densi di pasta pittorica dai toni gravi e bassi rialzata da punti brillanti e argentei. Bibliografia: F. Arisi, Felice Boselli. Pittore di natura morta, Roma 1973, nn. 188-189, fig. 254 e 256. F. Arisi, Natura morta tra Milano e Parma in età barocca. Felice Boselli, rettifiche e aggiunte, Piacenza 1995, nn.87-88, illustrati.
Entrambi i dipinti con vecchia reintelatura ma sottoposti a pulitura recente. In cornice antica dorata. Con la cornice: cm 107/108x155.