In-4° (mm 229x155). Pagine [4], 95 [1], con 9 tavole fuori testo. Legatura in tutta pelle con dorso a nervi, titolo e decorazioni in oro, tagli spruzzati in rosso, cuffie restaurate.
Prima edizione. «L'opera studia le linee di moto di corpi singoli o di sistemi di corpi non in quiete tra loro, introducendo così curve complesse come parabole e iperboli, e giungendo per via rigorosamente geometrica a nozioni infinitesimali, che il Ceva tenta di trattare con gli indivisibili cavalieriani. Assume così che il punto di una curva abbia dimensione minore di qualunque segmento comunque scelto su di essa, definisce la linea come flussione di punti e ipotizza che per distanze infinitamente brevi ogni moto si possa considerare uniforme. Nella parte terminale dell'opera tenta poi interessanti applicazioni idrauliche delle nozioni precedentemente acquisite, approfondendo la linea di geometrizzazione di questo settore fenomenico iniziata da B. Castelli e proseguita con l'intera scuola galileiana» (U. Baldini, in D.B.I. n° 24). Riccardi I, 342.