Asta 22 / Libri, Manoscritti e Autografi

lun 30 GENNAIO -  mar 31 GENNAIO 2017
Lotto 16

Eccezionale raccolta di 3 manoscritti contenente una rara serie di vedute di De Jode

Saracco Giuseppe

[ Gérard De Jode (1509 - 1591) ]

Geometria practica divisa in Longimetria, Planimetria, Solidometria, Altimetria, Profundimetria.

1720

Manoscritto cartaceo in-4° grande (mm 305x205). Pagine [4], 192, bianche le pagine 180-192. Testo vergato in inchiostro rosso e nero entro cornice rossa, con molte figure geometriche disegnate in oro e rosso. Grande stemma dei Saracco sormontato da corona nobiliare manoscritto in coloritura successiva in antiporta con l'iscrizione «Scripta Ioseph Saracco facta 1720» e frontespizio in inchiostro rosso. Legatura muta coeva in piena pergamena rigida. SI AGGIUNGE: Id., Opticae perspectivae tractatus quinque cum ordinibus architecturae civilis mei Ioseph Saracco thomus (sic!) I. 1722. Manoscritto cartaceo in-4° grande (mm 298x218). Carte [91], [1] bianca. Grande stemma dei conti Saracco in antiporta e con 34 figure a piena pagina, 21 incisioni in rame rifiliate all'inciso e applicate su carta oltre oltre a molte figure nel testo. Alcuni difetti alle tavole incise. SEGUE: Id., Tractatus architecturae civilis a primo disimilis tam in mensuris qam (sic!) in menbris. Carte [20], 19 bianche con 10 figure a piena pagina. SEGUE: Id., Opticae perspectivae tractatus [...] Thomus II. Carte [34], 5 bianche, e 20 tavole in 10 carte più volte ripiegate. SEGUE: Id., Regulae construendi theatra. Carte [16], 20 bianche, con 7 figure di proiezioni a piena pagina, una più volte ripiegata. Legatura muta coeva in piena pergamena rigida. SI AGGIUNGE: Id., [De Sphera]. S.d. Manoscritto cartaceo in-8° (mm 200x142). Carte [74], bianche la prima e le ultime due. Legatura coeva in pergamena rigida.



Interessante raccolta di 3 manoscritti di argomento scientifico e architettonico opera di Giuseppe Saracco, vergati da un'unica settecentesca mano e ad oggi inediti, illustrati da molte bellissime figure nel testo e a piena pagina. Il manoscritto dell'Opticae perspectivae tractatus è inoltre impreziosito da 21 rami, rifilati all'inciso, che raffigurano celebri vestigia di epoca romana: si tratta con molta probabilità delle tavole di una serie estremamente rara di 28 vedute pubblicata ad Anversa nel 1560 da De Jode con il titolo Ruinarum variarum fabricarum delineationes pictoribus caeterisque id genus artificibus multum utiles Gerardus Judeus excudebat, talvolta attribuite a Androuet du Cerceau, di cui si conosce una sola copia posseduta dalla British Library (Geymuller 1887, 328-329). Meno probabile che si tratti delle vedute della serie pubblicata nello stesso anno da Lambert Suavius o Zutman: Il Rijksmuseum possiede due versioni della tavola con iscrizione Templum Idor. Egito, una attribuita a Zutman (RP-P-2008-469), di diversa fattura dalla nostra, e un'altra identica a quella del nostro esemplare (RP-P-H-OB-12.252) attribuita a Jacques Androuet. Due dei tre manoscritti recano in antiporta due grandi stemmi (uno sormontato da una generica corona nobiliare e l'altro da una corona comitale) riconducibili alla famiglia dei Saracco Riminaldi di Ferrara, oriundi di Pavia, che nel 1732 ricevettero il titolo di Conti da Clemente XII. Spreti VI, 129 nomina fra i personaggi celebri della casata Giuseppe Saracco che con «Breve del 10 marzo 1735 fu nominato consigliere di primo ordine, la più alta carica che si potesse allora godere in Ferrara, che nel 1775 passò a suo figlio Giovanni Battista». La provenienza emiliana dei manoscritti sembrerebbe confermata anche dalle filigrane e dalle contromarche della carta: le più ricorrenti sono una contromarca "BV sormontata da trifoglio" (vedi Filigrane bolognesi n. 35, contromarca della filigrana "stella a 6 punte", data 1677) e della filigrana "tre crescenti di grandezza a scalare disposti in sequenza orizzontale", molto comune nei manoscritti del Fondo statuti della Biblioteca comunale Ariostea di Ferrara.

Base d'asta
EUR 2.200,00
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